(ANSA) - Reperti di interesse archeologico provenienti dal sito di Capo Colonna, a Crotone, sono stati sequestrati dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza e della Compagnia di Crotone che hanno anche posto ai domiciliari I.F., 34 anni. L'uomo è stato sorpreso mentre si impossessava dei reperti, recuperati grazie ad un metal detector di ultima generazione. È accusato di violazioni in ricerche archeologiche, impossessamento illecito di beni culturali e danneggiamento. FONTE:ANSA
Gioca col metaldetector, trova una bomba
RIMINI - Alle prime ore del mattino di domenica un 20enne ha segnalato al “112” di trovarsi per gioco a camminare con un metal detector e di aver rinvenuto, presso un terreno incolto adiacente a Via San Marco di Montecolombo, qualcosa di strano rassomigliante ad un ordigno bellico. Immediatamente sono accorsi i Carabinieri della locale stazione che, una volta giunti, hanno verificato la presenza della bomba e, accertato che si trattava verosimilmente di una granata da mortaio da 88 millimetri, recintavano il luogo e avvisavano le autorità competenti per la messa in sicurezza e la successiva rimozione dell’ordigno. FONTE: http://www.romagnanoi.it/
Tecnologia aretina in Afghanistan. Metal detector della Ceia scova le mine di ultima generazione
Si chiama CMD ed è il più avanzato metal detector utilizzato per scovare le mine in Afghanistan. E’ stato prodotto dopo una ricerca dalla Ceia, l’azienda di Viciomaggio specializzata nei massimi sistemi di sicurezza. I Talebani infatti impossibilitati a condurre battaglie in campo aperto si sono sempre più affidati a mine artigianali. Se dapprima il metallo era la parte prevalente, man mano i ribelli hanno utilizzato materiali diversi per rendere non rintracciabili le mine nel terreno, fino ad arrivare ai dispositivi attualmente usati con fili di grafite. A questo punto i metal detector tradizionali non riuscivano più ad individuarle e quindi era impossibile procedere con il disinnesco. Così due anni fa il Genio Guastatori della Brigata Aosta chiamò ad Herat gli uomini della Ceia perché studiassero una soluzione che potesse salvare vite umane. Riportato il caso ad Arezzo ne è nato il CMD che ha spiazzato i Talebani rendendo facilmente rintracciabile anche le mine composte di grafite. Questo metal detector ha infatti un sensore in grado di rilevare oggetti a minimo contenuto metallico e la grafite stessa. E’ l’unico al mondo in grado di farlo, si è rivelato così efficace che è stato acquistato anche dai Marines. FONTE: http://www.arezzonotizie.it