Sulla traccia della camera d'ambra scoperta una mappa
MILANO - Il tedesco Andreas Uckert, scrive il giornale online Austrian Times, è alla ricerca di un finanziatore per iniziare le ricerche del tesoro degli zar, ovvero la «camera d'ambra» regalata nel 1716 da Federico Guglielmo I re di Prussia allo zar Pietro il Grande. Uckert sostiene di avere una mappa con l'indicazione del posto dove si trova l'originale della preziosa stanza del Palazzo di Caterina a San Pietroburgo, sparita durante la guerra e ricostruita a partire dal 1957. Sarebbe nei pressi di Fulda (centro della Germania), seppellita in tre bunker. Sulla mappa vi sarebbero anche alcune frasi scritte in inchiostro simpatico con la firma AH (Adolf Hitler?).
EFFETTO ORO - La camera d'ambra, un capolavoro dell'arte barocca, era grande più di cento metri quadrati, rivestita dal pavimento al soffitto con 107 pannelli di ambra del mar Baltico. Quando le 565 candele venivano accese l'effetto era magnifico: sembrava di essere immersi nell'oro. Gli incisori di Koenigsberg avevano impiegato sette anni per completarla. Pietro il Grande la fece montare dall'architetto fiorentino Francesco Bartolomeo Rastrelli (1700-1771) a Tzarskoe Zelo e per 200 anni fu il gioiello più prezioso dei Romanov.
La bellissima opera d'arte fu asportata dai nazisti durante i tre anni del terribile assedio di Leningrado. In quel periodo, Tzarskoe Zelo e il suo tesoro furono saldamente in mano ai tedeschi. Quando, nel '43, le sorti della guerra cambiarono e l'Urss passò alla controffensiva, i nazisti smontarono la camera d'ambra pezzo per pezzo e la imballarono in ventidue casse d'acciaio che furono trasportate nell'ex palazzo reale di Koenigsberg. L'anno dopo, i sovietici conquistarono la Prussia orientale e le casse finirono nelle mani delle SS.
LA CACCIA E' APERTA - Da allora, del tesoro degli zar, si sono perse le tracce. L'attuale valore monetario della camera dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 milioni di euro. «È da una vita che vado alla ricerca di vecchi documenti. Ho trovato la mappa in una bancarella a Berlino lo scorso 17 giugno. Sulla mappa vi sono un'aquila e una svastica. Mettere in vendita simboli nazisti è un reato, in Germania. Forse per questo il venditore me l'ha ceduta per pochi soldi e in fretta. Osservandola meglio, mi sono accorto delle scritte nascoste che ho potuto leggere con una torcia elettrica», dice Andreas Uckert. Nel passato, la camera d'ambra è stata cercata dappertutto: nelle fortezze della Turingia e nei castelli sassoni, dentro il relitto di una nave affondata nel mare del Nord e nelle vicinanze del Nido dell'aquila a Berchtesgaden, la residenza estiva di Adolf Hitler. Andreas Uckert cerca, appunto, un mecenate che paghi le spese delle ricerche. Il giornale austriaco mette anche il suo numero di telefono. Eccolo, per chi fosse interessato ad una caccia al tesoro: +49 3306 204 71 98.
Fonte
Paolo Torretta corriere delle sera
FONTE: tesorisommersi.blogspot.com
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