Anche ai tempi dei Romani c'erano i "contrabbandieri"
E' stato ritrovato al largo delle coste Trapanesi in Italia i resti di una nave romana del III secolo d.c. ad appena 7 metri di profondità.
Il suo carico ( interamente recuperato 6 mesi fa ) era ufficialmente costituito da "barattoli assortiti" che una volta erano riempiti con noci, fichi, olive, vino, olio e salsa di pesce, ma conteneva anche molte piastrelle insolitamente a forma di tubo.
Sono piccoli tubi di terracotta con un'estremità appuntita, in modo da poter essere "impilate" a mò di incastro, formando con queste specie di piastrelle dei lunghi "serpenti".
La nave proveniva dalle coste africane e probabilmente stava cercando di entrare nell'attuale fiume Birgi che allora era navigabile.
Questi particolari tubi nelle coste africane costavano un quarto di quello che venivano venduti a Roma...quindi quella nave stava portando del materiale di "contrabbando" che però vista l'entità, era tollerato dalle autorità imperiali.
Queste piastrelle tubolari erano molto richieste nei bagni romani, e se ne son trovate diverse nei bagni di ville romane siciliane: piazza-armerina, Siracusa, Catania, Marsala, Mozia, ecc
FONTE E FOTO: http://www.antikitera.net
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