Le piogge che si sono abbattute sull’Iraq nei giorni scorsi per un’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito tutto il Medio Oriente hanno portato in superficie 63 monete d’oro risalenti all’epoca Sassanide (226 a.C.-651 d.C.), una sessantina di chilometri a sud di Baghdad. Lo ha reso noto il ministero del Turismo e dei Beni culturali, sottolineando che il ‘tesoro’, trovato da alcuni residenti, e’ stato consegnato al Museo Nazionale. Le monete sono state scoperte dopo che l’acqua aveva eroso il terreno nel sito di Aziziya, nella provincia di Wassit, conosciuto ma non ancora esplorato con una campagna organizzata di scavi. Hakim Abdul Zahra, portavoce del ministero, ha precisato che su un lato le monete riportano l’effige di un re sassanide che si ritiene essere Shapur II, vissuto tra il 309 e il 379 d.C. Sull’altro lato e’ raffigurata una fiamma.
”Il sito dove e’ avvenuta la scoperta – ha aggiunto Abdul Zahra – e’ uno dei circa 12.000 sparsi per l’Iraq che sono stati scoperti in varie epoche ma dove non sono mai avvenuti scavi per diverse ragioni, comprese la mancanza di fondi e di esperti”. Un portavoce del Museo Nazionale, Abbas Al Quraishy, ha sottolineato che ”le monete sono in ottimo stato e riportano iscrizioni molto chiare”. ”Il territorio dell’Iraq, considerato la culla delle antiche civilta’ – ha affermato Quraishy -, abbonda di tesori archeologici e questa nuova scoperta e’ parte di questa eredita’ dell’umanita’ che abbiamo il dovere di salvaguardare”.
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