SCOPERTA COL METAL DETECTOR. Dopo quasi un anno dalla scoperta, Egerton ha svelato che nel 2013 stava usando il suo metal detector nei pressi del sito Honeyditches dove in passato era già venuta alla luce una villa romana quando s'è accorto della presenza di qualcosa di metallico nel terreno. Quindi, con una pala, ha scavato più a fondo, finché non ha ritrovato le monete. «È stato un momento emozionante», ha riferito all'Independent, «avevo già trovato una o due monete romane, ma mai così tante insieme». MONETE IN OTTIMO STATO. Quindi il 51enne ha avvertito gli esperti, ma per assicurarsi che tutto si svolgesse in modo regolare, Egerton - cui spetta parte dei ricavi della scoperta - dormì «per tre fredde notti» nei pressi del campo finché gli archeologi non completarono lo scavo: l'uomo ha raccontato di aver dormito addirittura con tre felpe e una coperta all'aperto, perché a causa della sua altezza era scomodo all'interno della sua macchina. «Le monete erano in ottimo stato», ha dichiarato Bill Horner, della squadra di esperti che ha coordinato i lavori. CATALOGAZIONE FINITA. Da novembre 2013 a oggi, il British Museum ha pulito, identificato e catalogato il tesoro: secondo quanto riferito, le monete vanno dal 260 al 350 dopo Cristo e hanno diversi ritratti, che per Horner sono attribuibili «all'albero genealogico della Casa di Costantino». Stando a quanto ha spiegato il British Museum, la più grande scoperta in Gran Bretagna di monete risale al 1978, quando vennero ritrovate 55 mila monete.
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