Il British Museum non ha mai visto una cosa del genere. Trovata nel pulire una partita di denari romani in argento un denario che era stata coniata da un FALSARIO nel 31.a.c.
Il fatto "misterioso" è che per realizzarlo il falsario ha usato una quantità di argento che in purezza e peso era di molto superiore al valore dello stesso denario.
Questa sua rarità ha spinto il valore di questa moneta dalle 100 euro nominali ad oltre 3000 euro.
Poichè la scoperta è stata fatta da un privato, ha deciso di venderla e col ricavato intende finanziare il suo piani di studi presso l'università di Brighton, dove risiede.
Il Denario repubblicano ai tempi dei romani era la paga di un giorno di un legionario. Questo in particolare raffigura una battaglia di Marco Antonio e Cleopatra. Ma poichè il falsario lo ha coniato molti anni dopo della battaglia ed aveva una scarsa memoria di ciò che la moneta voleva rappresentare ha inserito nel suo denario alcuni particolari sbagliati.
Ad esempio c'è un coccodrillo, ma è girato dalla parte sbagliata. Dall'altro lato c'è la faccia dii Giulio Cesare, quandoo dovrebbe essere quella del suo nipote l'imperatore Augusto.
Un'altro grave errore si trova nelle scritte che invece di riportare la dicitura Aegypto o Aegvpto, c'era scritto AEGIPTO.
Il mistero di cui si stanno ancora interrogando gli studiosi è chi e PERCHE' si sarebbe dovuto coniare delle monete con un'alto tenore di argento, superiore al loro valore commerciale.
L'ipotesi che si sta facendo più strada è che sia la prova che anche ai tempi vi fossero organizzazioni dedite al "riciclaggio" di refurtiva.
Molto probabilmente quindi dei ladri che hanno rubato grosse partite di argento, per poterle trasportare da un paese all'altro, le hanno fuse e "camuffate" da monete romane di valore anche inferiore, ma destinate ad essere rifuse una volta giunte a destinazione.
Fonte: tesorisommersi.blogspot.com
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