Vendita monete da collezione finalmente anche in TV





Finalmente anche la Bolaffi ha iniziato a fare televendite.
Oltre a presentare pezzi molto interessanti, ritengo che sia bellissimo e molto interessante sentire le descrizioni delle varie monete presentate.

Il linguaggio è piuttosto tecnico ed è sicuramente molto formativo ascoltare le analisi fatte dal perito in modo da capire come va esaminata una moneta e quali sono le peculiarità che devono saltare all'occhio in modo da acquisire un minimo di competenza che non guasta mai, magari quando ci si trova a fare un acquisto tra privati. Riportiamo di seguito il palinsesto ed i canali dove avviene la programmazione:

Filatelia:
Su Canale 77 del digitale terrestre (La Vetrina dell’Arte)
Dal lunedì al venerdì e la domenica dalle ore 10.00 alle 11.00.
Tutti i venerdì dalle 20.30 alle 21.30.
Mercoledì giovedì e il sabato dalle 22.30 alle 23.30.

Numismatica:
Su Canale 77 del digitale terrestre (La Vetrina dell’Arte)
Tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00.
Tutti i venerdì dalle 02.00 alle 03.00.
Su Canale 78 del digitale terrestre (Collezione Orler)
Su Canale 918 SKY (Arte Channel)
Tutti i martedì in diretta dalle ore 21.00 alle 24.00.
Su Canale Italia 127 del digitale terrestre
Tutti i sabati e lunedì dalle ore 21.00 alle 24.00.
Su Canale 126 del digitale terrestre.
Dal martedì al venerdì dalle ore 20.00 alle ore 21.00.
Su Canale 165 del digitale terrestre
Dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Domenica dalle ore 20.00 alle ore 24.00.

BUONA VISIONE A TUTTI!!

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Catalogo monete italiane stati preunitari

Cliccate nel link riportato sotto per accedere al catalogo:
CLICCA QUI PER APRIRE IL CATALOGO DELLE MONETE ITALIANE STATI PREUNITARI



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Le 500 lire Caravelle in argento



La Repubblica Italiana ha emesso nel corso della storia solo due nominali in argento destinati alla circolazione: le 1.000 lire Roma Capitale e le 500 lire. Di quest’ultimo valore vennero coniate due commemorative (centenario dell’unità d’Italia nel 1961 e settecentenario della nascita di Dante Alighieri nel 1965) che affiancarono il tipo ordinario. Quest’ultimo, coniato a partire dal 1958, è denominato “Caravelle” per via del disegno del dritto, in cui compaiono tre caravelle. Questa moneta è in argento 835 e pesa 11 grammi: ne consegue che ogni moneta contiene 9,185 grammi di argento fino. Il diametro è di 29 millimetri, mentre gli assi sono alla francese.
Al dritto, come già detto, sono raffigurate tre caravelle con la prua rivolta a destra e le punte delle bandiere verso la prua. Intorno a questo disegno vi è la legenda REPVBBLICA ITALIANA. Sotto le caravelle vi è l’indicazione del valore (L. 500) e, in basso, il segno di zecca (R). Il conio di questo lato è stato inciso da Guido Veroi, anche se originariamente il compito era stato affidato a Pietro Giampaoli (l’autore del rovescio), che scelse di raffigurarvi una rosa, ma il fiore non si adattava allo stile e al messaggio che si voleva affidare alla moneta. Così il compito passò a Guido Veroi, che scelse le tre caravelle per simboleggiare la rinascita economica dell’Italia di quegli anni. Al rovescio, invece, si può ammirare un busto di donna in abiti rinascimentali; la modella è Letizia Savonitto, moglie dell’incisore Pietro Giampaoli, autore di questo lato della moneta. Il busto di donna è circondato dagli stemmi di diciannove tra regioni o capoluoghi di regione (il busto copre alcuni stemmi, che quindi sono irriconoscibili). In basso indicazione dell’autore (GIAMPAOLI). Gli stemmi fanno riferimento alle seguenti regioni o capoluoghi di regione (partendo dal basso verso sinistra): Genova, Torino, Aosta, Milano, Trento, Venezia, Trieste e Udine, Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Roma, L’Aquila, Napoli, Bari, Potenza, Catanzaro, Sicilia e Cagliari. È assente il Molise perché questa regione venne istituita solo nel 1963.


Di questa moneta è particolarmente famosa la versione di prova che aveva le bandiere rovesciate, ovvero rivolte verso la poppa delle caravelle. Le monete di prova vennero date in omaggio a esponenti di spicco dell’epoca e ai parlamentari: di fatto non circolarono. Sono datate 1957 e, oltre all’orientamento delle bandiere, sono diverse le croci sulle vele e l’altezza dell’albero di mezzana; inoltre la scritta sul contorno è REPUBBLICA anziché REPVBBLICA. Ufficialmente ne vennero coniati 1.004 esemplari, tuttavia nel corso di indagini svolte dalla Guardia di Finanza venne accertato che i pezzi coniati furono molto probabilmente più di 2.200.
Dopo alcune polemiche, si scelse di modificare l’orientamento delle bandiere sulle monete destinate alla circolazione. Di seguito sono elencate le tirature delle 500 lire Caravelle prodotte nei singoli anni. Il totale di monete destinate alla circolazione fu di 97.840.000 pezzi.
1958: 24.240.000
1959: 19.360.000
1960: 24.080.000
1961: 6.560.000
1964: 4.880.000
1965: 3.120.000
1966: 13.120.000
1967: 2.480.000

Questa moneta venne coniata anche dal 1968 al 1970 e poi dal 1980 al 2001, ma solo per le confezioni della zecca. Dal 1985 al 2001 venne prodotta anche la versione fondo specchio (proof), sempre per le confezioni riservate ai collezionisti; le tirature variano dagli 8.000 ai 17.500 pezzi.

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I più famosi errori di conio nelle lire Italiane

A breve verranno analizzate tutte in modo dettagliato con dei post dedicati ai singoli casi comprese le attuali quotazioni.


Spesso i più grandi tesori si trovano proprio nei cassetti di casa nostra, lasciati li a prendere polvere.
Elenchiamo alcuni esempi:

10 lire 1980, firma ROMAGNOL. mancanza della I.
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10 lire 1981, firma RO.AGNOLI mancanza della M.
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10 lire doppio tondello.
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5 lire delfino 1952 evanescenza sulla leggenda.
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10 lire 1953, senza firma.
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5 lire delfino 1955, il primo delfino, ha la "bocca" più corta.
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20 lire quercia 1970, P anzichè R, valore numismatico.
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20 lire quercia 1989, oppure 198°.
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20 lire quercia 1990, secondo nove della data più grosso.
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500 lire bimetallica, 1995 collo lungo e testa piccola.
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50 lire vulcano 1978, uno della data evanescente.
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5 lire delfino 1954 1953-52-51, errore di conio: firma dell'incisore 1mm dal bordo.
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20 lire quercia 1957, errore di conio: gambo del sette della data largo( NC ).
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5 lire delfino 1954, primo nove della data più corto.
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20 lire quercia, firma dell'incisore evanescente.
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5 lire delfino 1954, in questa annata alcune monete presentano a sinistra del valore una frattura di conio.
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5 lire delfino 1951, senza firma dell'incisore.
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500 lire bimetallica, in alcuni modelli si rileva l'assenza della lettera R.

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Welcome Stranger Nugget - Storia di una leggenda

La più grande pepita del mondo è stata trovata solo un paio di centimetri sotto terra vicino Dunolly, Victoria, Australia il 5 febbraio 1869. Con un peso di 2,315.5 once (72,02 kg) ha superato il "Welcome Nugget" di quasi un centinaio di once. La pepita fu presto fusa in lingotti e spedita alla Banca d'Inghilterra. Prima del 1990, quasi tutte le grandi pepite sono state fuse per il loro valore monetario. Oggi ci sono meno di una dozzina di pepite note oltre le 500 once.

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